Cosa sono gli NZEB
Le case sono destinate ad essere totalmente rivoluzionate nel futuro prossimo. Oggi l’orientamento è quello di costruire Edifici a zero consumo di energia e l’opinione diffusa è che presto tutte le nuove costruzioni dovranno rispettare dei rigidi requisiti costruttivi e progettuali per non consumare energia. Questi edifici sono identificati da un acronimo, NZEB che sta a significare Nearly Zero Energy Building, ovvero edifici quasi completamente autonomi dal punto di vista energetico, con un apporto di energia tendente a zero.
Chiaro che si tratta di un’idea assolutamente innovativa che richiede notevoli sforzi soprattutto in fase progettuale per ideare edifici con sistemi di coibentazione al top dell’efficienza, con infissi e sistemi di risparmio energetico al massimo di quanto la tecnologia oggi consente. Anche nella costruzione la massima attenzione deve essere posta nella scelta di quelli che possano garantire il rispetto di criteri estremamente rigorosi.
Quali requisiti debba avere un edificio per essere classificato NZEB lo determina una direttiva Europea, la Direttiva 2010/31/CE secondo la quale, genericamente un edificio di questo tipo deve avere un fabbisogno energetico molto basso e che questo derivi da generazione di energia attraverso fonti rinnovabili.
Questo, naturalmente come enunciazione di principio ma nella pratica il metodo per valutare nella realtà la possibilità di classificazione come NZEB di una costruzione è stata elaborato già nel 2015 e consiste nella valutazione del Comportamento termico dell’esterno inteso come muri, finestre, porte eccetera in relazione al loro isolamento termico, soprattutto e poi il Comportamento degli impianti presenti, il riscaldamento, la luce, la generazione dell’acqua calda, l’eventuale condizionamento e così via per qualunque elemento fisico relativo al consumo di energia.
Come calcolare i parametri di valutazione
Una volta identificati gli elementi da considerare e fissati i limiti accettabili per la classificazione come NZEB, il tutto viene inserito in un foglio di calcolo che, attraverso complicati algoritmi, fornisce il dato che serve ai fini della classificazione, quindi una valutazione preliminare dell’edificio. Se il progetto, inteso come progettazione architettonica e ingegneristica con l’individuazione dei materiali rientra nella valutazione preliminare, il progetto complessivo sarà approvato, in caso contrario rigettato.
Si innesta un altro concetto di carattere squisitamente ambientale: un edificio a zero consumo di energia si lega anche a zero emissioni in atmosfera a per fare questo occorre che la generazione di energia avvenga in maniera autonoma ed autosufficiente con sistemi ad energie rinnovabili.
Ecco, quindi che l’energia solare assume un aspetto prioritario nella progettazione dell’edificio, con pannelli fotovoltaici e sistemi di batterie per avere l’energia anche nelle ore notturne e con impianti termici solari per la generazione dell’acqua calda. La progettazione deve essere molto attenta affinché chi vive in tali edifici possa godere di una vita normale senza disagi.
Non è ancora ben stabilito fino in fondo il progetto degli NZEB che già si affaccia il passo successivo, i Plus Energy Building, oassia edifici che non solo sono autosufficienti dal punto di vista energetico ma che siano anche in grado di cedere energia alla rete, andando a diminuire il fabbisogno energetico apportato attraverso la rete centrale, per diminuire ulteriormente il CO2, quindi l’effetto serra.
L’importanza della drastica riduzione dei gas serra immessi in atmosfera è chiaramente dimostrata dalle relazioni allarmanti degli scienziati sul surriscaldamento globale, che hanno portato anche agli accordi di Parigi sul clima, una pietra miliare della politica ambientale internazionale ma relativamente agli edifici dalla dimostrazione che, secondo dati dell’Unione Europea, il 40% dei consumi di energia in Europa sono da ascrivere al settore edile mentre gli edifici sarebbero responsabili del 36% di tutti i gas serra immessi nell’atmosfera.
Se oggi parliamo di NZEB, c’è da augurarsi che tale acronimo sparisca semplicemente per il fatto che tutti gli edifici del futuro debbano essere costruiti secondo tali criteri.