Tubature in eternit, perchè é meglio non aspettare

Purtroppo, le tubature in eternit sono ancora molte diffuse. Il “purtroppo” è d’obbligo, vista la pericolosità del materiale. La sua diffusione è giustificata da due fattori. In primo luogo, non sono in molti a conoscere i materiali con cui sono stati realizzati gli impianti di casa. Secondariamente, in passato l’eternit era molto utilizzato in virtù della lavorabilità e della resistenza. Infatti, solo nel 1993 è stato bandito del tutto.

Da qui, la necessità di muoversi nel più breve tempo possibile. Ovvero, sostituire le tubature in eternit con materiali più sostenibili e, soprattutto, non dannosi per la salute. Per farlo, è necessario affidarsi a un buon idraulico o, meglio ancora, a una ditta vera e propria. Non dovrebbe essere complicato, visto che l’offerta è ricca più o meno ovunque. Sicché cercare un bravo idraulico a Torino è semplice come trovarlo a Milano, Roma o nelle piccole città.

Qui di seguito, forniamo una panoramica dei danni causati dall’eternit, chiarendo allo stesso tempo quanto sia rischioso aspettare. 

Gli svantaggi delle tubature in eternit

Il termine eternit è in realtà gergale. O, per meglio dire, è frutto di una “sineddoche”, fenomeno linguistico secondo cui il particolare di un oggetto viene impiegato per identificare l’oggetto nel suo complesso. Formalmente, “eternit” è il nome dell’azienda che in passato produceva il materiale ufficialmente conosciuto come “amianto” oppure “abstesto”. Per comodità, continueremo a chiamarlo eternit.

Ebbene, l’eternit fa male, a volte malissimo. Causa infatti il mesotelioma pleurico, un cancro che lascia poco scampo, e che spesso e volentieri assume il significato di una sentenza di morte. Che la cancerosità dell’eternit sia sfuggita a tutti, almeno all’inizio, è purtroppo fisiologico: ci vogliono da 20 a 40 anni affinché il materiale diventi patogeno. Allo stesso tempo, bastano poche esposizione per garantirsi un futuro da malati oncologici.

A dire il vero, gli elementi in eternit sono innocui… Fino a quando non vanno incontro a lesioni e rimangono integri. E’ quando cominciano a usurarsi che rilasciano particelle, anche invisibili, che entrano nell’apparato respiratorio e covano, anno dopo anno, la malattia. 

Non è un dettaglio consolatorio. Anche perché le tubature vanno incontro a usura abbastanza rapidamente, nel giro di poche decine di anni. Questo significa che, se si considera che l’eternit è stato impiegato fino all’inizio degli anni novanta, sta già cominciando a mietere guai. 

A chi rivolgersi

Il legislatore è pienamente consapevole, della pericolosità dell’eternit, a tal punto da considerarlo un problema collettivo. Dunque, sta agevolando la sostituzione degli elementi in eternit con materiali sostenibili e soprattutto innocui per la salute. Ovviamente, le riparazioni, dal punto di vista operativo, sono in capo al proprietario dell’immobile, o ai proprietari nel caso in cui l’elemento faccia parte dei beni comuni, come nei condomini. Nella fattispecie, la sfida più grande da affrontare è quella dell’assemblea condominiale. 

Dunque, scegliete con cura l’idraulico o, meglio ancora, la ditta. Come fare? Non è poi così difficile. Basta, almeno per quanto concerne i servizi di questo tipo, affidarsi al passaparola, che rende abbastanza l’idea della reputazione di un prestatore di servizi. 

Andrebbe valutato anche l’approccio alla gestione del cliente. Chi si rapporta con trasparenza, magari spiegando per filo e per segno come si svolgerà l’intervento, ed erogando preventivi tempestivi, dettagliati, accessibili, possiede certamente una marcia in più ed è meritevole di fiducia.

Per quanto concerne i prezzi, il consiglio è di non cercare le cifre più basse possibili, anche perché prezzi fuori mercato suggeriscono un servizio mediocre: come abbiamo visto, quando c’è di mezzo l’eternit non c’è da scherzare. Dunque, puntate alla qualità, e magari a una spesa congrua, piuttosto che “stracciata”.